Sabato 13 settembre è stata una giornata intensa, vibrante di stimoli e domande. Sul palco del Teatro Sociale di Rovigo si sono alternati speaker provenienti da mondi diversi ma uniti da un filo conduttore: come un’idea, se vissuta, condivisa e trasformata, possa diventare immortale.
Dalla gamification alla vita come storia
Alessandro Giovannucci ha aperto uno spiraglio su un tema che va oltre il gioco: la gamification. Non ridotta a punti, livelli e ricompense, ma intesa come la possibilità di entrare in una narrazione, viverla dall’interno e diventare protagonisti della propria storia. “Non giochiamo soltanto – ha ricordato – viviamo esperienze che ci cambiano, che ci fanno crescere”.
L’anima nascosta nei libri
Lo scrittore e divulgatore Luca Cena ha invece portato il pubblico dentro le pagine della memoria custodita nei libri antichi. Con emozione ha raccontato la storia di un piccolo libretto-bibbia che accompagnava i soldati durante la Seconda Guerra Mondiale. Non un oggetto inerte, ma un testimone silenzioso di paura, speranza e fede. “Un libro, infatti, non trasmette solo parole, ma conserva le vite di chi l’ha toccato e di chi lo ha portato con sé nei momenti più bui”.
L’arte di litigare bene
Con il suo stile diretto e senza fronzoli, la psicologa Cruda ha affrontato il tema dell’amore, non come immagine idealizzata, ma come terreno reale di conflitto e crescita. Litigare, secondo lei, è fondamentale, ma bisogna farlo bene: con rispetto, con ascolto, con il desiderio di costruire invece che distruggere. Una prospettiva che ha fatto riflettere il pubblico sull’importanza di trasformare lo scontro in occasione di dialogo autentico.
Un selfie per salvare il patrimonio
Claudia Masciulli e Paolo Mazzanti hanno sorpreso con un’idea semplice ma potente: usare i selfie come strumento per salvaguardare il patrimonio storico e culturale. Ogni pixel presente in uno scatto davanti a un monumento, se condiviso e geolocalizzato, diventa infatti una traccia che documenta lo stato dei beni a rischio. “Un gesto quotidiano – hanno sottolineato – può diventare un atto di responsabilità collettiva verso la bellezza che ci circonda”.
Idee che si trasformano in eredità
Il TEDx Rovigo 2025 ha dimostrato che le idee diventano immortali quando si fanno esperienze, quando si incarnano in storie, quando trovano la forza di essere raccontate e condivise. Che sia un libro che attraversa la guerra, una lite che diventa amore più consapevole, o un selfie che contribuisce alla memoria collettiva, ciò che rimane è il segno di un’innovazione che non cancella il passato, ma lo rinnova.
Un’altra edizione che conferma la missione del TEDx: diffondere idee capaci di cambiare prospettive, e forse, cambiare il mondo.